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Il trait d’union che ha consentito  di riconnettere il filo
           rosso che univa i due Istituti è stato costituito, ancora una
           volta, da una collaborazione propiziata  da  Giuseppe
           Martinez y Cabrera, non più nei ruoli dirigenziali apicali
           del Ministero, ma creatore e animatore instancabile del
           Consorzio Confao per l’innovazione didattica, che non
           poteva  non annoverare fra  le proprie fila  due  delle
           Istituzioni Scolastiche di punta della stagione d’oro delle
           “sue“ riforme. È proprio in una di queste riunioni che i
           nuovi Dirigenti del Datini di Prato (Daniele Santagati) e
           del Moro di  Santa Cesarea  Terme (chi scrive), hanno
           avuto occasione  di confrontare le  proprie visioni
           prospettiche e di scambiarsi idee ed esperienze che
           hanno rinsaldato l’antica e fruttuosa interazione.
           In particolare, la convinzione, comune ad entrambi, che
           fra i grandi temi innovativi dell’offerta didattica ci dovesse
           essere quello della sua internazionalizzazione, prendeva
           le mosse da due pionieristiche, differenti, ma ugualmente
           felici esperienze condotte dai due Istituti rispettivamente
           in Cina e in Giordania.
           Ciò ha dato l’avvio a una crescente sintonia fra i
           Dirigenti, che si  è  presto tramutata in collaborazione
           istituzionale  e progettualità concreta, grazie anche  al
           buon clima  operativo che i due  avevano saputo creare
           nei loro rispettivi Istituti.
           Sulla scorta di iniziative a finanziamento ministeriale e ad
           accesso concorsuale, il  Datini di Prato da capofila,
           affiancato dal Moro di Santa Cesarea Terme, dal Levi
           Montalcini di  Acqui Terme e dal  Consorzio Confao,
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