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Istruzione, la grande intuizione di elevare il tasso
           culturale di  questi indirizzi  di  studio e fare  dei
           Professionali un “terzo canale” dell’Istruzione nazionale
           dotato di pari dignità rispetto agli altri due più tipici e
           frequentati, quello  dei Licei e quello  dei  Tecnici. Due
           sperimentazioni nazionali, rispettivamente  denominate
           Progetto ’92 e Progetto 2002, videro protagonisti, fra gli
           altri, proprio il Datini di Prato e il Moro di Santa Cesarea
           Terme. Questa rivoluzione copernicana dei Professionali,
           fu portata  avanti con successo ed è alla  base
           dell’importanza che oggi questi Istituti e in particolare gli
           Alberghieri, rivestono. Personalmente,  da giovane
           docente/ricercatore, ricordo distintamente la sensazione
           che  caratterizzava quelle collaborazioni. Quando si
           ricevevano materiali dal Datini, si guardava ad essi con la
           riverenza che si deve a ciò che ha un valore garantito da
           un marchio di qualità assoluta e li si maneggiava con
           rispetto e cura, come merce  preziosa per la migliore
           riuscita dell’azione didattica e in definitiva, per i propri
           studenti.
           Esperienze come quelle non potevano che creare le basi
           per una collaborazione durevole, che  andasse  anche
           oltre le persone che le avevano guidate, laddove
           quell’eredità fosse raccolta da mani volenterose e capaci
           e    da    intelletti  veloci,   vivaci,   entusiasti.   Sto
           involontariamente, ma decisamente tracciando il profilo di
           Daniele Santagati, il Dirigente che dal 2012 ha raccolto il
           testimone di  Giuseppe Italiano, dopo la  gestione del
           parte del compianto Roberto Paganelli.
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